venerdì 31 dicembre 2010

Digitale terrestre e militarizzazione del pianeta

http://www.tankerenemy.com/2010/12/digitale-terrestre-e-militarizzazione.html

GIOVEDÌ, DICEMBRE 23, 2010


Digitale terrestre e militarizzazione del pianeta


Che cosa implicherà il passaggio al digitale terrestre? In questo periodo in cui il sistema di ricezione analogico dei televisori viene, regione dopo regione, sostituito dal digitale, si liberano via via nuovi canali nella banda VHF (Very high frequencies) e UHF (Ultra high frequencies). Questa gamma, compresa fra 30 e 300 MHz (VHF) e 300 MHz a 3 GHz (UHF), ospita i canali dal 61 al 69.

Da che cosa verranno occupati? Il WRC-07, ovvero la Conferenza mondiale delle comunicazioni, tenutasi a Ginevra nel 2007, ha stabilito che, entro il 2015, debbano essere destinati ai protocolli di telecomunicazione mobile del futuro o IMT (WIMAX e LTE). Fino a tale data, i governi nazionali potranno riservarne l’impiego ai servizi telefonici. Dai lavori del simposio sono emerse delle informazioni molto interessanti: alla frequenza dei 18 GHz sono stati assegnati ulteriori 100 MHz per applicazioni meteorologiche; alla frequenza dei 9 GHz, altri 300 MHz per osservazioni planetarie. Infine molte frequenze destinate alla radioastronomia sono state protette.

Ora, consideriamo il nesso tra attività di aerosol clandestino e meteorologia: è corretto affermare che sono due àmbiti interdipendenti. Infatti non solo i fenomeni atmosferici sono pesantemente condizionati dalle irrorazioni, ma con gli aerei chimici sono dispersi micro-sensori usati per le previsioni del tempo, previsioni che, in molti casi, sono decisioni. E’ evidente dunque che la gestione di questi interventi, monopolizzati dai militari, avviene oggi giorno con nano-strumenti che funzionano sul range menzionato sopra. Era necessario per i militari occupare un ampio segmento delle frequenze elettromagnetiche per gestire e dirigere, attraverso un capillare coordinamento, le dinamiche meteo-climatiche.

La transizione allo scalcinato digitale terrestre, lungi dall’essere un vantaggio per i cittadini, blanditi ed imbrogliati con la promessa di poter usufruire di numerosi canali tematici, è soltanto finalizzata ad un’ulteriore militarizzazione del pianeta e presumibilmente dello spazio circostante la Terra. I nanosensori meteorologici e quelli per la sorveglianza operano sulle bande che erano dedicate alla ricetrasmissione dei programmi analogici. La destinazione di frequenze alle esplorazioni planetarie ed alla radioastronomia lascia intuire che il complesso strategico ed industriale intende tenere sott’occhio possibili intrusioni sgradite al sistema. Sappiamo che questo scenario può apparire fantasioso, ma il formidabile spiegamento di forze nelle regioni attorno a Gaia, attraverso droni di alta quota, satelliti, stazioni orbitanti munite di dispositivi bellici…, ben si inquadra in un conflitto segreto per il dominio del pianeta. Il vero scontro, quello finale, forse non vedrà contrapposte superpotenze terrestri…

Fonti:

R. Cavallo, G. Saccomano, Passaggio al digitale, 2010, in "X Times", n. 26
Scie chimiche, nanosensori e digitale terrestre, 2010


Articolo correlato: C. Penna, Scie chimiche: usi militari e cooperazione internazionale, 2010

Rovinare deliberatamente il tempo da costa a costa (articolo della Dottoressa Sandra Perlingieri)

Rovinare deliberatamente il tempo da costa a costa (articolo della Dottoressa Sandra Perlingieri)

mercoledì 15 dicembre 2010

Il Cancro e il Dott. Tullio Simoncini

SCHEDE TERAPEUTICHE

TUMORI, CANCRI E METASTASI

LA RICERCA DEL DOTT. TULLIO SIMONCINI

www.curenaturalicancro.org/
Sommario




Dr. Simoncini: Cancer is caused by Fungus



Il pH acido nei TUMORI, presupposto per nuove Linee Terapeutiche.
La misurazione del pH nei tessuti ha evidenziato che il micro-ambiente è più acido nei tumori che nei tessuti normali; la produzione di acido lattico e l’idrolisi di ATP nelle regioni ipossiche, rientrano probabilmente in questo meccanismo di iperacidità, insieme ad altri pattern metabolici. Il Ph acido allora, può influenzare lo sviluppo di nuove e relativamente specifiche terapie anticancro, mirate a regolare il Ph intracellulare.

(Tullio Simoncini www.curenaturalicancro.org/terapia_simoncini.htm).



Presentazione del dott. Tullio Simoncini up.jpg

Tullio Simoncini, è un medico chirurgo romano, specializzato in oncologia e in diabetologia e malattie del ricambio, è anche dottore in filosofia. La sua nota distintiva caratteriale è l’insofferenza per la falsità e la menzogna. A livello scientifico ciò si traduce in una forte opposizione contro ogni tipo di conformismo intellettuale.
Se si considera il totale fallimento dell’oncologia ufficiale, si capisce la sua posizione estremamente critica nei confronti di un sistema planetario scientificamente morto e produttore di morti. È uno sportivo che cura costantemente il suo stato fisico cercando di obbedire alle elementari regole della natura: sana alimentazione, attività fisica e responsabilità morale. Pratica costantemente jogging e, quando è possibile, sci e calcio.
La sua naturale tendenza alla sintesi deriva anche da una sensibilità che tende a percepire l’armonia del "tutto", distintamente dal valore delle parti. Questo suo istinto è stato rafforzato dalla sua propensione musicale, coltivata e rafforzata dal fatto che ha suonato vari strumenti come il pianoforte, la chitarra classica e quella moderna. Quest’ultima lo ha portato a formare, quando era studente al liceo classico e poi all’università, varie band musicali che si esibivano nel centro Italia.
Tutta la sua personalità, inoltre, è pervasa da una forte umanità, la vera molla che lo ha portato a chiedersi, di fronte allo straziante dolore dei malati, quanto misere e insignificanti fossero le nozioni fondamentali della medicina.
Negli anni di professione medica ha elaborato una sua teoria sul "male del secolo". Ha partecipato a diverse conferenze e dibattiti ed è stato, tra l’altro, relatore al convegno "Firenze-Medicina 2000" (18-19 settembre 1999) e al "Congresso Internazionale di Oncologia" di Treviso (15-16-17 ottobre 1999).
Invitato a varie trasmissioni televisive di TV private, ha dibattuto le problematiche della medicina ufficiale e di quella alternativa e ha esposto le sue teorie sul cancro. Ha partecipato a importanti conferenze e in quella del 4 marzo 2000 svoltasi a Perugia, era presente come relatore anche il Prof. Luigi Di Bella.
E' presidente del comitato scientifico di una federazione di associazioni per la libertà di cura. Dedicatosi da tempo alla studio e cura dei tumori, presenta una teoria molto interessante sull’eziopatogenesi della malattia cancerosa. Sostiene infatti che il cancro non dipende, come afferma la medicina ufficiale, da cause genetiche, ecc., ma è il risultato di un'affezione fungina <>.
Secondo la sua teoria, suffragata dai tanti casi risolti, responsabile del cancro è appunto la Candida.

Estratto da un'intervista con il dott. Simoncini up.jpg

Dott. Simoncini da quanto tempo lei cura i tumori?
Da più di 15 anni.
Secondo lei, che cos’è il cancro?
È un fungo, o meglio è la somma di un’infezione da funghi e della reazione dei tessuti nei loro confronti.
Lei parla dei comuni funghi, quelli che conosciamo tutti, più o meno innocui?
Certo, solo che non sono così innocui come si dipingono. Un conto sono le micosi superficiali, cioè degli epiteli, come vagina o oro-faringe; un altro sono le micosi che riescono a svilupparsi nei piani e negli organi interni: lì producono il cancro.
Si spieghi meglio.
I funghi sono entità unicellulari, che tendono però a formare grandi aggregati, capaci di rispondere a stimoli esterni, nutrizionali o tossici, in maniera univoca e solidale.
Lei vuol dire, allora, che il fungo possiede sia l’invasività e la diffusibilità delle entità unicellulari e nel contempo la potenza biologica di un organismo?
Esattamente questo: pensi all’effetto devastante di un bacarozzo che è in grado di penetrare dentro l’organismo umano, scomponendosi in singole cellule, e di ricomporsi e di annidarsi in qualche organo.
Ma non c’è il sistema immunitario che impedisce la penetrazione di cellule nell’organismo?
Certo, ed è a questo livello che si spiega il meccanismo d’invasione dei funghi. Normalmente vengono fagocitati dal sistema immunitario, quando si sgranano uno a uno, per diffondersi attraverso il sangue o la linfa. Uno o più stimoli nocivi cronici però (quelli comunemente invocati come cause del cancro), possono determinare un mal funzionamento parziale o totale, in modo da consentire la riaggregazione delle colonie fungine, presupposto essenziale per ulteriori invasioni.
Lei dice che è sempre un fungo, la candida, a determinare un cancro. Sembra impossibile, però, che essa causi tutti gli infiniti tipi istologici.
Niente affatto, è tutto molto logico. Pensi ad un corpo inerte, ad esempio una spina inoculata ora in questo ora in quell’organo, dove produce continue microlesioni. La reazione di difesa, cioè il tentativo di incistamento, non può non avvenire che con le cellule proprie del tessuto sollecitato o invaso: il cervello produrrà più glia ed avremo il glioblastoma; il fegato o l’osso, più epatociti o più osteociti, ed avremo l’epatocarcinoma o l’osteosarcoma, e così via.
Come spiega allora che un cancro è formato di cellule più o meno mature o differenziate?
Le falangi di fanteria di un esercito, cioè del sistema immunitario, che attaccano un carro armato, cioè la massa fungina, sono distrutte rapidamente; prima le truppe regolari, poi le riserve, infine quelle formate dagli elementi più giovani e immaturi. L’immaturità o l’anaplasia allora, sono il segno della potenza del nemico e dell’esaurimento delle difese dell’ospite.
Certo, descritto così, il cancro fa rabbrividire. Come mai i funghi sono oggi così sottovalutati?
La prima cosa soporifera che svia le menti è la definizione di fungo: patogeno opportunista e occasionale: Non c’è niente di più subdolo e falso. La seconda è l’eccessiva tendenza descrittivista della medicina, che si trova in difficoltà laddove bisogna interpretare i fenomeni biologici in senso vitale e finalistico. Riuscire ad eliminare una colonia fungina, ad esempio, è un po’ come una partita a scacchi tra entità biologiche, cioè vive, che tendono ad utilizzare le proprie forme di intelligenza, più o meno rudimentali, per sopravvivere.
Apparentemente quello che asserisce sembrerebbe logico e coerente; non le sembra, però, tutto un po’ semplicistico?
Non sono d’accordo; forse direi semplice o meglio semplificato; questo a mio avviso, però, è una garanzia di veridicità. Una volta, un collega universitario che cercavo di convincere della semplicità delle mie teorie, mi replicò: non ti nascondere, le teorie semplici le fanno le menti complesse.
Ma possibile, milioni di studiosi in tutto il mondo, i miliardi per le ricerche.
Una volta si pensava che Sole girasse intorno alla Terra...
Lei vuol dire che le ipotesi, le idee portanti dell’attuale oncologia, la causalità genetica e la multifattorialità sono sbagliate?
Proprio così, sbagliate perché illogiche; dopo 50 anni di fallimenti andrebbero abbandonate. La multifattorialità difatti non è altro che un modo di ammettere di essere al buio; asserire che una cosa è causata da tutto è come riconoscere la propria ignoranza. La genetica invece è un complesso paravento esoterico, capace di spiegare potenzialmente tutto e niente.
Illustri meglio questo concetto.
Secondo le teorie ufficiali il cancro è dovuto ad un "impazzimento riproduttivo cellulare", in grado di causare la formazione delle masse neoplastiche. Alla base di questo presunto "impazzimento", viene riconosciuta un’alterazione dei geni (di qui la teoria genetica), favorenti o inibenti la crescita cellulare.

È noto poi, come questi geni codifichino, cioè diano i segnali, per la produzione di proteine e fattori di crescita delle cellule; tra elementi strutturali e interazionali così, se ne conoscono 100, se ne stanno studiando 1000, se ne prevedono 1.000.000; contando poi le centinaia di cancerogeni chimici, gli imprevedibili e infiniti influssi ormonali e neuro-psichici … la frittata è completa: la causalità genetica, così infinita, è un bluff all’infinito, è oscurantismo.

Articolo di Massimo Mazzucco up.jpg





Deriso, scacciato, offeso, calunniato, screditato e umiliato in casa propria, Tullio Simoncini ha dovuto attraversare l'oceano per ricevere il meritato applauso dopo 20 anni di lotta a favore di un idea tanto semplice quanto rivoluzionaria: il cancro è un fungo.
Ospite d'onore alla 36ma Annual Cancer Convention - una kermesse di 4 giorni sulle cure alternative per il cancro, conclusasi ieri a Los Angeles - Tullio Simoncini ha presentato una serie di testimonianze precise e documentate che confermano la validità della sua teoria ad un pubblico composto sia di medici che di normali cittadini, venuti da ogni parte d'America per ascoltarlo.
Dopo aver capito che il muro di gomma creato attorno a lui in Italia era diventato imperforabile, Simoncini ha raccolto le sue forze ed ha deciso di affrontare il leone direttamente nella tana: l'America, patria di uno dei più grandi poteri in assoluto al mondo - le industrie farmaceutiche - ma anche terra aperta alle innovazioni di ogni tipo, nel nome del progresso e della competizione.
Simoncini ha iniziato con una serie di incontri e di conferenze minori, che lo hanno portato dal Texas alla Florida all'Oklahoma, mettendo in moto un sottile meccanismo di passaparola che si è immediatamente rivelato positivo: laddove in Italia raccoglieva cinismo, in America trovava entusiasmo. Dove in Italia raccoglieva derisione, in America trovava incoraggiamento. E dove in Italia raccoglieva offese, calunnie e umiliazioni, in America ha trovato il giusto riconoscimento al suo intenso lavoro, suggellato da una standing ovation finale, alla Convention di Los Angeles, che si vede molto raramente in convegni di questo tipo.
La strada di Simoncini in realtà è appena iniziata, e gli ostacoli a cui andrà incontro nei prossimi mesi saranno probabilmente mille volte più impegnativi di quelli incontrati fino ad oggi.
Ma ormai Simoncini ha dimostrato di essere sulla giusta strada, ha raccolto un numero sufficiente di testimonianze a suo favore, ed ha superato la soglia critica sotto la quale la sua teoria innovativa rischiava di restare sepolta per sempre nel buio dell'oscurantismo mediatico, che è il vero cancro della nostra società.
Da domani lo attendono nuove lotte e nuovi dibattiti, nuove calunnie e nuovi successi, nuove umiliazioni e nuove rivincite. Ma nel frattempo la voce si sparge, il numero dei pazienti che guariscono continua ad aumentare, ed alla fine saranno loro a fare giustizia anche per coloro che nel passato hanno dovuto soccombere alla malattia a causa della cecità, dell'ignoranza e dell'egoismo altrui.

Il libro del dott. Tullio Simoncini up.jpg

Titolo: "Il cancro è un fungo - La Rivoluzione nella Cura dei Tumori".
Formato 17x24 cm, 256 pagine con foto a colori. Costo 28.00 Euro.
Edizioni Lampis via Veneto 9, 56040.
Casale Marittimo, Pisa tel. 348/4107897.
e-mail: rilampis@tin.it
Se volete acquistare il volume on-line cliccate su:
www.curenaturalicancro.org/form.htm

Hamster

Hamster: "This lively pet hamster will keep you company throughout the day. Watch him run on his wheel, drink water, and eat the food you feed him by clicking your mouse. Click the center of the wheel to make him get back on it."

martedì 14 dicembre 2010

MORINGA OLEIFERA - L'unica pianta esistente dal contenuto proteico completo


MORINGA OLEIFERA - L'unica pianta esistente dal contenuto proteico completo

Nome botanico: MORINGA OLEIFERAFamiglia: MORINGACEAESinonimi: Moringa PterygospermaNome comune: MORINGA, RAVANELLO, ALBERO EQUINO, ALBERO BACCHETTA, SAHIJAN




La Moringa oleifera è un albero ad accrescimento molto rapido: nel primo anno può sviluppare vari metri, fino a tre o perfino cinque in condizioni ideali di coltivazione. Resistente alla siccità, benché con tendenza a perdere le foglie in periodi di stress idrico, si avvantaggia di qualche irrigazione sporadica. Raggiunge l’altezza di circa 10-12 metri. Il sistema radicale è poderoso.Frutto: È un legume, ma di sezione triangolare, di circa 30-45 cm di lunghezza. I semi sono nerastri, arrotondati e con un tessuto a modo di "ali."



Distribuzione: Originaria del Subcontinente Indiano, attualmente è ampiamente distribuita per i tropici dove è stata introdotta come pianta ornamentale. Recentemente questo albero sta attirando enormemente l’attenzione e la sua coltivazione si sta generalizzando velocemente.Commestibilità: Tutte le parti della pianta sono commestibili. Il contenuto di proteine, vitamine e minerali è eccellente. Il sapore è gradevole e le diverse parti possono essere consumate crude, specialmente le foglie e i fiori, o cucinate in diversi modi.

Depurazione di Acque: I semi sono molto utili come uno dei migliori flocculanti naturaliconosciuti e si impiegano ampiamente nella depurazione e purificazione di acque fluviali ed acque torbide.Il seme di Moringa contiene circa il 35% di olio. È un olio di altissima qualità, poco viscoso e dolce, con un 73% di acido oleico, di qualità pertanto simile all'olio di oliva. Può avere anche interessanti applicazioni nella lubrificazione di meccanismi e nella fabbricazione di sapone e cosmetici.Questo olio brucia senza produrre fumo, è adatto pertanto come combustibile per lampade e per il funzionamento diretto di motori diesel tipo Elsbett o Lister. I sottoprodotti derivati dal seme sono utilizzabili come fertilizzante naturale con un elevato contenuto in azoto.Le foglie di Moringa costituiscono uno dei foraggi più completi che possano esistere. Sono molto ricche in proteine, vitamine e minerali e con un sapore eccellente, e possono venire consumate avidamente da ogni tipo di animali: Ruminanti, cammelli, maiali, uccelli, perfino carpe ed altri pesci erbivori. L'albero in fiore è un'importante fonte di nettare per le api.La Moringa ha applicazioni medicinali molto varie, specialmente nei suoi paesi di origine. Le foglie sono molto utili nella produzione di biogas. Dalla corteccia si estraggono fibre adatte per elaborazione di archi, stuoie e zerbini. Le foglie triturate si impiegano come agente di pulizia. Dal legno si estrae una tintura azzurrata di interesse industriale. Dalla corteccia si estrae anche una gomma con varie applicazioni. Da questa gomma e dalla corteccia si estrae anche tannino, impiegato nell'industria della concia delle pelli.

La Moringa come Alimento Umano

Tavola comparativa del contenuto nutritivo delle foglie di Moringa oleifera con altri alimenti per ogni 100 grammi di parte commestibile

Vitamina A (mg) Moringa: 1130 - Carote: 315Vitamina C (mg) Moringa: 220 - Arance: 30Calcio (mg) Moringa: 440 - Latte di vacca: 120Potassio (mg) Moringa: 259 - Banane: 88Proteine (mg) Moringa: 6700 - Latte di vacca: 3200(Fonte: C. Gopalan et al. (1994), Nutritive Value of Indian Foods, Istituto Nazionale di Nutrizione, India.)

La Moringa oleifera possiede qualità nutrizionali ottime ed è considerata come uno dei migliori vegetali perenni.Le foglie di Moringa hanno una percentuale superiore al 25% di proteine, quanto le uova, o il doppio del latte; quattro volte la quantità di vitamina A delle carote, quattro volte la quantità di calcio del latte, sette volte la quantità di vitamina C delle arance, tre volte più potassio che le banane, quantità significative di ferro, fosforo ed altri elementi. Difficilmente può trovarsi un alimento più completo. Inoltre il sapore è gradevole e si possono consumare fresche o preparate di differenti maniere. La moringa oleifera è detta anche “Pianta Miracolosa”. I frutti verdi, i semi ed anche le radici sono commestibili.

Parti commestibili e forme di preparazione:

Frutti, o Guaine Verdi, immaturi: Si consumano lessi. Hanno il sapore dei fagiolini o dei fagioli.Semi dei baccelli maturi: sommergere in acqua bollendo, con un po' di sale, per alcuni minuti. Si apre la guaina e si estraggono già i semi pronti per mangiare. Il sapore è simile a quello dei ceci. Possono essere consumati anche tostati, e sono molto nutritivi.Foglie tenere: Si preparano bollite allo stesso modo, servono anche per minestroni ed altri piatti vari. Crude si consumano in insalate. Il sapore è leggermente piccante, una via di mezzo tra il crescione ed il ravanello.Radici: Le radici degli alberi molto giovani, praticamente in semenzaio, di poco più di un palmo di altezza, sono tuberose, con una radice principale molto grossa, a modo di piccola carota, il sapore è piccante, somigliante a quello dei ravanelli.

Fiori: Anche commestibili in insalata.

Non è solo importante tenere in conto il valore della moringa come alimento, ma anche il fatto che può essere uno dei pochi vegetali disponibili durante i periodi siccitosi.

È assolutamente di grande rilievo il fatto che il contenuto proteico delle parti della pianta è completo, (corredo equilibrato in tutta la gamma degli aminoacidi, anche quelli pregiati) questo fatto è pressoché unico tra i vegetali; di certo, anche per le quantità in gioco, si può definire l'unica pianta esistente (ad oggi nota) con tali caratteristiche.

Estratti gli oli dai semi, la pasta residua contiene il 60% di proteine pregiate; questa è una quantità enorme se si considera che il residuo dell'analogo trattamento della soia (prodotto di discreta qualità proteica vegetale) produce dal 30 al 35% di proteine.

Le proteine della pasta residua sono eccellenti per l'alimentazione umana.



Se le foglie sono usate come foraggio assieme alla pasta, residua alla estrazione dell'olio, costituiscono un vigoroso ricostituente alimentare per gli animali erbivori, inducendo un vistoso miglioramento delle condizioni vitali; sono un eccellente supporto post-parto per le vacche che reggono egregiamente elevate produzioni di latte, e per la crescita dei vitelli. La definizione di “animali erbivori” si deve intendere in senso lato dato che le foglie sono fortemente appetite da tutti gli erbivori, anche da pesci erbivori come le carpe che ne sono ghiottissime.

Anche le radici sono commestibili e, come accennato, hanno sapore piccante come di ravanello, l'aroma piccante delle radici è più pronunciato di quello delle foglie: L'uso delle radici è come aromatizzante, (analogo al Rafano), ma, per la presenza di un alcaloide, la Spirochina che interferirebbe con la trasmissione nervosa, ne è sconsigliato l'uso in quantità eccessiva, l'uso alimentare delle radici, in quantità moderata, è frequente nei paesi di origine.

I fiori sono commestibili, di norma sono preparati in insalata. Il miele di fiori di Moringa è eccellente. La pianta rimane in vegetazione anche con clima molto secco, nel suo ambiente in caso di siccità è spesso l'unica che si conserva verdeggiante. Si ha la caduta delle foglie solo come difesa ad un clima estremamente arido, con il ritorno dell'umidità la pianta riforma le foglie.


Usi terapeutici

La Moringa oleifera ha trovato utilizzi terapeutici in culture di tutta la fascia intertropicale del pianeta.

le radici di Moringa oleifera come anche di Moringa stenopetala sono acri ed amaro-stimolanti, come il rafano, ed hanno virtù:

digestiveantiemetichevescicante.infiammazionifebbretosseraffreddorebronchitemalattie pettoraliepilessiaisterismo.stabilizzano la pressione del sangueanti infiammatoripurgativiutili nelle nevralgieutili nelle infiammazioni e febbri intermittenti.


Fonte:
SPOILER (clicca per visualizzare)


lunedì 13 dicembre 2010

sabato 11 dicembre 2010

"La frode del placebo fa vacillare il fondamento stesso della scienza medica moderna. Migliaia di test clinici invalidati" - by Mike Adams, giornalista freelance.

"La frode del placebo fa vacillare il fondamento stesso della scienza medica moderna. Migliaia di test clinici invalidati
- di Mike Adams, giornalista freelance.




Sapete di tutte quelle migliaia e migliaia di test clinici, che vengono condotti da qualche decina d'anni, che comparano i nuovi farmaci con dei placebo?


Bene, i risultati di quei test non possono essere considerati validi perchè gli studi non possono essere considerati scientifici.


E perché? Perché i placebo usati nei test non erano incontrovertibilmente “placebo”, rendendo così gli studi scientificamente non validi.


Questa è la conclusione a cui sono giunti alcuni ricercatori dell’Università della California, che hanno pubblicato le loro scoperte nel numero di ottobre 2010 di Annals of Internal Medicine. Hanno revisionato 167 test basati su placebo pubblicati su riviste mediche peer-reviewed tra il 2008 e il 2009, trovando che il 92% di essi non ha mai descritto gli ingredienti dei placebo utilizzati.


E perché questo è importante?


Perché si suppone che i placebo siano sostanze inerti. Ma nulla è inerte, ...


... a quanto è dato sapere. Anche le cosiddette “pillole di zucchero” contengono zucchero, ovviamente. E lo zucchero non è una sostanza inerte. Se stai conducendo un test clinico su persone diabetiche, per testare l’efficacia di un farmaco anti-diabete rispetto a un placebo, è ovvio che nel tuo test le pillole di farmaco risulteranno più efficaci di un placebo se il placebo che usi è una pillola di zucchero.


Alcuni placebo sono pillole di olio d’oliva, che potrebbero avere qualche ricaduta sull’apparato cardiaco. Altri placebo usano olii parzialmente idrogenati, che nuocciono alla salute del cuore.


Soltanto l’8% dei test clinici si sono presi la briga di elencare gli ingredienti costitutivi dei placebo usati!


Seguitemi in questa puntata sui placebo… perché sta per diventare ancor più bizzarra.


- Non esistono regole della FDA riguardanti i placebo nei test clinici


La FDA (Federal Drug Administration - l’ente statunitense che approva i farmaci, NdT) non ha mai stabilito delle norme che riguardano la composizione dei placebo usati nei test clinici. Tecnicamente, chi dirige un test clinico potrebbe usare occhi di tritone o zampe di lucertola come placebo, e non sarebbe obbligato a far menzione di tali nefasti dettagli nelle conclusioni del suo test. Perchè questo causerebbe un bel po' di problemi.


Sappiamo già che nei test clinici le frodi abbondano. Molti dei test utilizzati dalle aziende farmaceutiche per ottenere l’approvazione della FDA per i loro farmaci, per esempio, sono finanziati dalle stesse aziende farmaceutiche. Ed è un fatto verificabile che molti test clinici tendono ad ottenere risultati che favoriscono gli interessi finanziari dell’organizzazione che li finanzia.


Quindi cosa mai potrebbe far desistere Big Pharma dal progettare il placebo perfetto che nuoccia ai pazienti giusto quel tanto che basta per far apparire il proprio farmaco migliore nel test comparativo?


Fatto: I placebo vengono di solito forniti dalla stessa azienda che finanzia il test clinico!


Intravedete un qualche spazio per la frode in questa equazione?


- Come le aziende farmaceutiche possono falsare i test clinici con placebo selezionati ad hoc


Il comportamento del placebo influenza in modo significativo l’approvazione o meno da parte della FDA. In quanto informazione-chiave per le sue decisioni di approvazione, la FDA vuole sapere se un farmaco funzioni meglio del placebo. Questa è la prima richiesta!


Se il farmaco è migliore del placebo anche solo del 5%, viene considerato “efficace” (il che significa che "funziona"). E questo è vero anche se il placebo è stato selezionato specificamente per far apparire il farmaco migliore nel test comparativo.


Come vedete, se non esistono norme o regolamentazioni riguardanti i placebo, nessuno dei test clinici fondati su placebo sono scientificamente validi.


E’ stupefacente constatare come i ricercatori in campo medico diventino intransigenti quando attaccano l’omeopatia, enfatizzando come la loro medicina sia basata sullo “scientificamente provato!” e quando però questo fatto viene meno, le loro prove scientifiche sono solo chiacchiere condite con un po' d'illusione e un tocco di gergo pseudoscientifico, il tutto incorniciato nel linguaggio dello scientismo dai membri della FDA che non riconoscerebbero la vera scienza se inciampassero e cadessero in un otre pieno di essa.


Big Pharma e la FDA hanno fondato l’intero loro sistema di prove scientifiche su una frode inerente i placebo!


E se il placebo non è un placebo, la prova scientifica non è scientifica.


Oh, ma aspettate. Loro la chiamano scienza perché desiderano che il placebo sia un placebo.


Già. I ricercatori clinici oggigiorno sono medium, sensitivi e cartomanti che semplicemente decretano che quella pillola di olio d’oliva “sia un placebo!” mentre compiono con le mani un gesto degno di David Copperfield.


James Randi può non aver mai visto un sensitivo trasmutare del piombo in oro, ma ha senza dubbio visto dottori trasmutare sostanze biochimicamente attive in materie totalmente inerti, soltanto desiderandolo! Strabiliante!


E questo mi porta alla parte, veramente interessante, del “come fare per…”


- Come creare il tuo placebo proprio come fanno i ricercatori


Stai cercando di capire come creare il tuo placebo scientificamente valido, approvato dalla FDA? E’ più facile di quanto pensi.


1. Trova qualcosa che abbia una forma di pillola. Può essere una pillola ripiena di olio d’oliva, o di zucchero, o di olio di palma, o di acqua fluorizzata, o di gesso da lavagna, o di una sostanza chimica di sintesi o qualunque altra cosa tu possa immaginare.


2. Chiudi gli occhi e concentrati.


3. Questa è la parte fondamentale - Ripeti almeno 5 volte mentre ruoti su te stesso in senso antiorario: “Sono un ricercatore scientifico che sta praticando la medicina basata su prove!”. Devi ripeterlo fino a che tu sia veramente e sinceramente convinto di esserlo. Se non ci credi abbastanza, l’effetto placebo non si realizzerà.


4. Avvicina i tuoi palmi aperti verso le tue pillole di placebo e grida con quanta voce hai in gola: “Ora tu sei un placebo!”. Puoi sentire un brivido di energia correre lungo il tuo corpo. Questo è il potere del placebo che si sprigiona dalle pillole.


Il processo è concluso. Ora puoi utilizzare queste pillole di placebo in qualunque test clinico e aspettarti la piena approvazione per questo dai tuoi colleghi, da celebri riviste mediche e dai burocrati della FDA. (Non è uno scherzo. Questo è lo stato dell’arte oggi come oggi nella medicina convenzionale).


Anche la speranza ha un ruolo essenziale in tutto questo. Quanto più speri che i tuoi placebo siano realmente placebo, tanto migliori saranno i risultati che otterrai.


Di fatto, nel riportare questo fiasco totale, il direttore dello studio che ha messo in luce tutto questo, dr. Beatrice Golomb, sostiene: “Possiamo solo sperare che questo non abbia seriamente e sistematicamente colpito i trattamenti medici.”


E invece, certamente lo ha fatto. (E a proposito: nessuna mancanza di rispetto per la dr. Golomb. Merita rispetto per essere stata disposta ad affrontare questo argomento, che senza dubbio la renderà molto impopolare fra i cultori dello scientismo come è praticato oggi dai ricercatori medici convenzionali.)


- Come perfezionare i risultati del tuo test clinico


Per risultati migliori, prova ad utilizzare la sostanza placebo più dannosa che puoi. Per esempio, in un test clinico che coinvolge malati di AIDS -che tendenzialmente sono intolleranti al lattosio- i ricercatori hanno usato pillole contenenti... indovinate un po'? Lattosio!


Questo è un po’ come condurre un test clinico su eroinomani utilizzando l’eroina come placebo, no? Beh, in un modo o nell’altro il nostro farmaco funzionerà “meglio del placebo”. Divertente come funziona, vero?


E se anche non ottenessi i risultati che speri, basta inventarti i tuoi dati, come fanno altri ricercatori clinici.


Ricordate il dr. Scott Reuben? Questo rispettabilissimo ricercatore clinico falsificò almeno 21 test per Big Pharma. I suoi test clinici fraudolenti vengono ancora citati per vendere farmaci!


Diamine, a chi serve un placebo se puoi inventarti i dati?


Provate a riflettere su questo, a chi serve la scienza se si può usare qualunque cosa e chiamarla placebo, in primo luogo?


La medicina convenzionale opera test clinici nello stesso modo in cui banche e società di intermediazione finanziaria gestiscono i documenti per i mutui. Si inventano man mano i dati che gli servono, commettendo crimini ogni giorno sperando che nessuno se ne accorga. A riguardo, leggete questa sorprendente storia intitolata “The Perfect No-Prosecution Crime”.


- Dove sono gli scettici quando la frode scientifica viene da Big Pharma?


Seriamente, devi semplicemente amare la situazione odierna della scienza medica. Non ho mai osservato un gruppo più divertente di idioti assicurarsi l’un l’altro di essere tutti così scientifici mentre praticano gli imbrogli più inimmaginabili.


Quel che avviene oggi in nome della sperimentazione clinica di Big Pharma rende in confronto sensitivi e cartomanti decisamente più portati per la scienza.


Fanno davvero stupire questo cosiddetti “scettici”, vero?


Se sono scettici sull’omeopatia, sui tarocchi, sui medium psichici e sulla gente che sostiene di poter levitare, posso almeno capire il bisogno di porre domande difficili su tutte queste cose. Anch’io faccio domande difficili, specialmente quando la gente mi dice di aver visto fantasmi o spiriti ritornare dal regno dei morti o altri fenomeni inesplicabili. (E ho appena pubblicamente denunciato la cosiddetta “chirurgia psichica” che è evidentemente poco più che destrezza di mano unita a un po’ di sangue animale.)


Ma scettici più convenzionali non sono mai usciti dai confini della loro "zona di sicurezza" di argomenti popolari per i quali lo scetticismo si può esprimere in tutta sicurezza.


Non osano fare domande scettiche riguardo la scienza ciarlatana a sostegno dell'industria farmaceutica, giusto per fare un esempio. Né faranno domande difficili sui vaccini, o sulla mammografia, o sulla chemioterapia. E ti sarebbe difficile trovare qualcosa di più ricco di vera e propria ciarlataneria fraudolenta che l'industria farmaceutica com’è oggi gestita (e la branca che si occupa del cancro in particolare).


Ecco perché sono scettico riguardo gli scettici. Se uno scettico non pone domande sulla pseudoscienza facilona praticata da Big Pharma, non ha alcuna credibilità come scettico. Non si può essere scettici selettivamente su alcune cose, ma poi fare finta di niente riguardo altre truffe solo perché sono sostenute da aziende farmaceutiche.


Ma torniamo un attimo su quello studio…


- Abstract dello studio


Ecco di seguito alcuni stralci dall’abstract della ricerca pubblicata in Annals of Internal Medicine (LINK).


“What’s in Placebos: Who Knows? Analysis of Randomized, Controlled Trials”


(“Cosa c’è nei placebo: chi lo sa? Analisi di test controllati randomizzati”)


Background: Nessuna regolamentazione disciplina la composizione dei placebo. La composizione dei placebo può influenzare i risultati di un test e merita di essere riportata.


Scopo: Valutare quanto spesso i ricercatori specificano la composizione del placebo in test randomizzati basati su placebo.


Sintesi dei dati: gran parte degli studi non esplicitano la composizione del placebo utilizzato. La dichiarazione della composizione risulta meno comune per le pillole rispetto alle iniezioni e altri trattamenti (8,2% contro il 26,7%).


Conclusioni: I placebo sono stati raramente descritti in studi randomizzati e controllati di pillole o capsule. Poiché la natura del placebo può influenzare i risultati dei test, la formulazione dei placebo dovrebbe essere dichiarata nella documentazione dei test basati su placebo.






Traduzione di Eileen Morgan per Il Portico Dipinto




Fonte: Avuto da www.luogocomune.net

giovedì 9 dicembre 2010

Regalo Abbracci in Italia - Free Hugs in Italy, Rome

Free Hugs Campaign italy - Abbracci a Milano 22.10.2006

ABBRACCI LIBERI!

Dal CanaleYouTube di Stazioneceleste



On Christmas Let's Give Hugs!!!
Free Hugmas Days on December 23-24-25 2006
Info on www.abbracciliberi.it
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Domenica 22 settembre siamo andati a Piazza Duomo a regalare abbracci è stata un'esperienza indimenticabile ed indescrivibile, questo video è la cronistoria di quella giornata "abbracciosa".

Speriamo di riuscire a farvi condividere un pò della gioia scaturita in quella magica giornata attraverso questo video

Ci auguriamo anche che questo video faccia venire ad altri la voglia di scendere per le strade, cartelli i mano, per regalare abbracci e gioia di vivere.

Siamo intenzionati a promuovere un "Free Hug Day" in cui tutti coloro che si sentono in sintonia con la campagna lanciata da Juann Mann, scendano, nello stesso giorno, in piazza a braccia aperte, con nel cuore la voglia di un mondo migliore.

Le informazioni su questa iniziativa verranno pubblicate sul sito: www.stazioneceleste.it

Un grande abbraccio a Tutti

Un gruppo di "Liberi Abbracciatori" Milanesi







Dai! La prossima volta, nel giorno degli "ABBRACCI LIBERI", andiamo anche noi a guarire il mondo!
E nel frattempo, alleniamoci! Abbracci ampi, pieni, senza pacchette sulle spalle, sorridendo, respirando lentamente e profondamente e lunghi fino a che l'altra persona non vuole allontanarsi.
Riappropriamoci dell'Arte dell'Abbraccio! E' curativo!
AlbaCentroInfinito.

Frammenti di Dio - Sospesi tra Cielo e Terra

mercoledì 8 dicembre 2010

NOTA IMPORTANTE del 13 Dicembre 2010 SU OBAMA E LA FG DELLA LUCE. Di ENZO FAVANO, amministratore del Gruppo SaLuSa statunitense.

3 Dicembre 2010
ENZO FAVANO, amministratore del Gruppo SaLuSa statunitense, scrive su Fb:

< NOTA IMPORTANTE!
Nel messaggio del 19 novembre SaLuSa (canalizzato da Mike Quinsey) sottolinea come sia giusta la versione pleadiana dell'episodio riportato, così come viene fornita dalla canalizzatrice Colleen Thomas, intervistata nel video. La stessa però fa una controversa affermazione, che ha allarmato non pochi, quando ha affermato che il Pres. Obama ha lanciato un missile contro i Pleadiani (l'ufo che ha distrutto il primo missile). Ma è stato proprio il Pres. Obama? Molti lettori hanno inviato e-mail interlocutorie proprio a Mike Quinsey per sollecitare chiarimenti, che sono giunti puntualmente nel successivo messaggio di SaLuSa del 22 novembre 2010. Riporto la parte del messaggio che interessa l'argomento e, di seguito, la mia traduzione. "The result of the last message was not intentional, but there are always liable to be a number of ways that they can be interpreted. We certainly did not intend that you should conclude that we were suddenly supporting the adverse comments against Obama. Our support of him has been total at all times, and he is a most special soul that together receives our full protection. There have already been a number of attempts on his life, and why Dear Ones – because he is seen for what he really is as a great Being of Light. He will when able to fully express and act on his plan, bring peace to the world." ♥ " L'esito dell'ultimo messaggio non era intenzionale, ma è sempre possibile che ci siano varie possibilità di interpretazioni.
Certamente noi non intendevamo che voi dovreste concludere che stavamo improvvisamente sostenendo le avverse argomentazioni contro Obama. Il nostro sostegno a lui è stato sempre totale, ed egli è un'anima molto speciale che gode della nostra piena protezione d'insieme. Ci sono già stati un certo numero di attentati alla sua vita, e perché Miei Cari? Perché egli viene percepito per ciò che egli è realmente, un grande Essere di Luce. Quando gli sarà possibile esprimersi ed agire pienamente sul suo piano porterà la pace nel mondo." ♥ Ritengo questo chiarimento importante per evitare facili confusioni. Gli "illuminati" agiscono in maniera molto subdola e sottile e spesso fanno passare l'idea che il Pres. Obama sia uno di loro.... sono estremamente interessati a screditarloma non bisogna cadere nella trappola!!
Valutazioni altrettanto positive fa anche Kryon (canalizzato da Lee Carrol), quando afferma che il Pres. Obama è un grande Condottiero Lemuriano ed il Primo uomo politico della Nuova Energia sulla Terra. ♥

E nello stesso messaggio. "Our channel Mike was not put out by the views of Colleen who has her own strong beliefs." ♥ "Il nostro canale Mike non si è fatto fuorviare dai punti di vista di Colleen, la quale ha le propie personali forti credenze". >